Dolo. Il comitato dei cittadini per l’ospedale: Nuovo atto aziendale, dubbi e preoccupazioni

Riportiamo un volantino del coordinamento della Riviera del Brenta del comitato dei cittadini per l’ospedale di Dolo:
“L’Atto Aziendale dell’ULSS 3 Serenissima è ormai pubblico.
Ripropone nella sostanza, con alcune “licenze”, le schede ospedaliere 2016, in attesa delle possibili trasformazioni che nel 2018 la riorganizzazione in dipartimenti ed il nuovo Piano Socio Sanitario determineranno.
Già nel tempo varie riforme delle ULSS o scelte cosiddette “temporanee” privarono l’ospedale di Dolo di ORL e Neurologia, ora la scelta di considerare Dolo e Mirano unico ospedale “spoke” su due sedi lascia aperti scenari ambigui e preoccupanti sulle possibili nuove dislocazioni di reparti e servizi.
Noi diciamo: date le passate esperienze e le prossime novità, ciò che allo stato attuale esiste a Dolo deve rimanere, accompagnato da opportuni adeguamenti e innovazioni a livello edilizio e tecnologico, quali siano le nuove prospettive. È una richiesta legittima, data la posizione strategica di Dolo, riferimento per tutta la Riviera del Brenta e oltre, per la sua storia e le sue potenzialità future.
Non esprimiamo ciò gratuitamente. Lo facciamo perché alcuni passaggi dell’Atto Aziendale non sono per niente chiari e rassicuranti. Si parlava di “licenze”:
• Nell’area neo-natale, unità operativa complessa di Dolo, l’Atto Aziendale colloca Pediatria nel presidio Dolo-Mirano. Rimarrà a Dolo? Risposta che auspichiamo affermativa, affinché tutti i reparti funzionali al settore siano presenti e valorizzati.
• Anche per Anatomia Patologica, Laboratorio e Radiologia, che in futuro saranno strutturati in dipartimenti, la collocazione è Dolo-Mirano, con un unico primario di unità operativa complessa, organizzazione che in Radiologia già ora evidenzia problemi.
• Il reparto di Rianimazione a Dolo, unità semplice, non sarà più accompagnato da Anestesia. Anche un profano intuisce che nel caso di un qualsiasi intervento chirurgico magari urgente la presenza costante dell’anestesista è garanzia imprescindibile. Può un ospedale con Chirurgia, Urologia, Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia e Traumatologia essere privo di Anestesia? Qualcosa non torna.
• Come non torna leggere che il pronto soccorso di Dolo, altra unità semplice, sarà un servizio di Accettazione. Dunque il nuovo edificio che a breve sorgerà diventerà un punto di prima accoglienza per il successivo smistamento verso presidi ospedalieri più qualificati?
• Medicina dello Sport era prevista a Dolo, collegata a Cardiologia con l’inserimento della riabilitazione cardiologica, in una struttura medica adeguata con primario e cardiologi. Rimarrà invece a Noale.
È doveroso, quindi, rinnovare l’invito alle autorità locali affinché non trascurino di seguire, anzi governare al meglio le scelte riguardanti il nostro ospedale, affinché dubbi e incertezze siano fugati e compensati da una saggia politica di salvaguardia, di potenziamento, di rilancio. In primis, presentino osservazioni ufficiali all’Atto Aziendale. Noi, qui, ne abbiamo espresse alcune.”

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