Mira. Dal nuovo PAT di Mira un risparmio pari a 46 ettari di suolo agricolo

Il nuovo Piano di assetto del territorio (detto PAT) del Comune di Mira muove i primi passi in Commissione Urbanistica creando già un acceso dibattito politico. All’accusa del consigliere Pd Gabriele Bolzoni di aumentare le volumetrie edificabili di 100mila mc, risponde, dati alla mano, l’assessore all’Urbanistica Luciano Claut:

“Chissà su quali dati Bolzoni fonda le sue critiche. Piacciano o meno, i dati salienti della nuova pianificazione urbanistica sono molto chiari:
– Il volume di nuova previsione in aree di espansione, cioè in suolo attualmente agricolo, passa da 240.000 mc a zero. Con una riduzione del 100%.
– Il volume di nuova previsione in aree già urbanizzate passa da 150.000 mc a 100.000, con una riduzione del 33%. Una volumetria che sarà comunque impiegata in modo strategico per la riqualificazione dei centri e per il miglioramento delle urbanizzazioni esistenti.
– Le aree di espansione per attività commerciali e produttive passano da 17,5 ettari a zero. Cioè è stato tolto il cosiddetto “Distretto della sostenibilità”, che avrebbe trasformato la Romea in una parata di centri commerciali.
– Le aree di espansione per attività residenziali passano da 28,5 ettari a zero.
– Complessivamente un risparmio nel consumo di suolo agricolo di 46 ettari.
Questo è il quadro reale dell’intervento di riscrittura del Pat che abbiamo compiuto in copianificazione con la Provincia di Venezia”.

Il sindaco Alvise Maniero osserva:

“Un taglio drastico dunque alle nuove cementificazioni reso possibile e anzi doveroso, dalla considerazione che la crisi che ha colpito l’edilizia abitativa come pure le attività produttive e commerciali, fa sì che dal precedente PRG rimangano ancora edificabili 340.000 mc residenziali e 320.000 mq di attività produttive D4. Che senso aveva prevedere ancora nuove espansioni se non era nemmeno stata completata quella a suo tempo prevista (e sulla quale siamo pure intervenuti per ridurla)? Su questi dati ci confronteremo nelle prossime settimane, sicuri di avere fatto scelte importanti per la qualità di vita dei miresi, che chiedono giustamente che si faccia buona manutenzione e si migliori quello che c’è, prima di intaccare ancora nuovo territorio”.

L’assessore all’Urbanistica Luciano Claut aggiunge:

“Per quanto riguarda le ipotesi viabilistiche precedenti riferite alla Romea cioè i progetti nei cassetti a cui accenna Bolzoni, si tratta, a nostro avviso, di ipotesi di elevato impatto ambientale che non tenevano conto di tutte le esigenze del territorio. Ed infatti ci stiamo muovendo per coniugare alla sicurezza stradale le valenze del trasporto pubblico locale e della mobilità lenta della rete minore”

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