Venezia. il Movimento 5 Stelle scende in Piazza in sostegno alla scuola

Oggi, 5 maggio 2015, docenti, personale ATA e dirigenti scolastici di tutte le sigle sindacali scenderanno in tutte le piazze italiane uniti contro la riforma della “ Buona Scuola” proposta dal Governo. Una riforma inaccettabile e incostituzionale, che nega il diritto allo studio e allarga le disuguaglianze sociali e territoriali finanziando, inoltre, le scuole private.. Il MoVimento 5 Stelle e il gruppo parlamentare ci sarà, insieme a studenti e genitori, ci spiega il perché Enrica Cheldi, candidata consigliera regionale in Veneto per il M5S, questa scuola non è quella che vogliamo per i nostri ragazzi e per il nostro paese.

1-L’IDEA DI SCUOLA AZIENDA. In nome di una presunta autonomia scolastica, la scuola si trasforma in un’azienda guidata da un preside-manager che potrà scegliersi i professori in totale autonomia e a suo completo piacimento. Non sappiamo con quali criteri potrà farlo, ma immaginiamo con quali conseguenze per la libertà di insegnamento dei professori e per la loro autonomia professionale e intellettuale.

2-IL DIETROFRONT SULLE ASSUNZIONI. I 150 mila precari che il governo aveva promesso di assumere sono diventati 100mila e non sappiamo ancora se assunti tutti a settembre o spalmati su due anni. Tutti gli altri, prima illusi e poi disillusi, rimarranno a bocca asciutta e la guerra tra poveri, tra i precari di serie A e quelli di serie B, continuerà. La verità è che senza investimenti è impossibile avere nuove cattedre e dare lavoro ai precari che aspettano da troppo tempo.

3-SOLDI ALLE PARITARIE. I soldi per assumere tutti i precari non ci sono, ma quelli per foraggiare le scuole paritarie sì. Così nella riforma c’è spazio pure per gli sgravi fiscali per le famiglie che iscrivono i propri figli in una scuola privata.

4-BONUS CULTURALE AI PROF. Renzi dà un bonus di 500 euro l’anno ai professori per incentivare il loro consumo culturale, come se la formazione culturale e professionale potesse essere gestita o incentivata dall’alto. Quei soldi, invece, potevano servire all’acquisto di ebook o per finalità culturali destinate agli studenti e alle loro famiglie.

5-IL BLUFF DELLA CLASSI POLLAIO. È stato annunciato lo stop alle classi pollaio, ma non si capisce come ciò avverrà. Le classi, infatti, continueranno ad essere accorpate e aumentate per numero di alunni per la cronica mancanza di personale.

6-IL RICATTO. Il governo ha scelto di procedere con un disegno di legge e lo ha fatto non per favorire il dialogo con le altre forze politiche, ma per scaricare sul Parlamento la responsabilità di un eventuale ritardo nell’approvazione della riforma, che farebbe saltare le assunzioni dei nuovi insegnanti previste per l’inizio del nuovo anno scolastico. E’ un ricatto: il governo ha impiegato 6 mesi per scrivere questa riforma, ma ora il Parlamento o la approva in fretta e furia così com’è oppure sarà responsabile del caos che si avrebbe a settembre senza assunzioni avviate.

7-LE DELEGHE. Nella riforma ci sono temi fondamentali per la scuola che vengono relegati in un disegno di legge delega: la valutazione dei docenti, il diritto allo studio, la disabilità, persino l’edilizia scolastica. Temi che verranno sottratti dal confronto con il Parlamento e sul quale il governo, ancora una volta, potrà fare il bello e il cattivo tempo.

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato 700 emendamenti, spiega Enrica Cheldi, ghigliottinati dal PD lasciandone solo 48 da discutere, appena due emandamenti per articolo, con il conseguente abbandono della Commissione Cultura.
E proprio ieri lo stesso PD si è votato la data CERTA per l’approvazione del ddl #scuola alla Camera: 19 maggio e comunque vada la Camera lo approverà.
Oggi scendiamo in piazza insieme ai cittadini per denunciare ciò che sta accadendo.
Invitiamo tutti a partecipare per BLOCCARE questo disegno di legge incostituzionale.
Ma sappiatelo, stanno facendo una manovra indegna e stanno facendo gli interessi di una sola persona a discapito del mondo della scuola tutto.

Alle ore 11,30 a Venezia in campo S. Geremia ci sarà un flash mob dove parteciperanno insegnati genitori e studenti tutti assieme con centinaia di palloncini e aquiloni colorati per chiedere una scuola libera, democratica e di tutti!

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