Un impegno trasversale quello formalizzato ieri durante la prima partita (forse in Italia) di calcio a 5 disputata a Mestre tra i Giovani dell’Esercito di Silvio di Forza Italia e i Giovani del Partito Democratico. I due capitani erano Simone Furlan, fondatore dell’Esercito di Silvio per FI e Sandro Simionato, ex vicesindaco di Venezia per i Giovani del PD, entrambi candidati per la Regione Veneto nel collegio della Provincia di Venezia. Per una sera le dispute politiche hanno lasciato spazio alla beneficenza per i bimbi del Nepal attraverso la Caritas veneziana e ad un impegno ufficiale preso da entrambi davanti al GM della Mestrina FC 1929, Giorgio Betrò che ha dato il calcio d’inizio. “Ci impegniamo trasversalmente – hanno detto all’unisono i due candidati – a salvare lo stadio Baracca di Mestre. E’ una parte troppo importante della storia sportiva cittadina per finire venduto o demolito e non dimentichiamo che il suo terreno è stato calcato da fior di campioni, per cui questo è un impegno che condividiamo al di là delle nostre idee politiche”. Con la promessa che lo stadio che vide la rinascita dei colori del Venezia in serie C e un clima di divertimento che ha allentato per un’ora le tensioni della campagna elettorale, la partita è iniziata con la partecipazione anche (un tempo per squadra) del presidente del Basket Mestre Guglielmo Feliziani che non ha voluto far mancare del secondo sport cittadino. Per la cronaca la partita si è conclusa 9 a 8 per i ragazzi di Furlan ma a vincere veramente sono stati i bambini e lo spirito sportivo. “Ci sono momenti in cui la politica può aspettare – hanno dichiarato i capitani a fine partita – oggi si giocava per loro e per dimostrare a tutti che il rispetto e l’amicizia vanno oltre ogni ideologia”.
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