Dolo. Il coordinamento per l’ospedale chiede che il nuovo sindaco Polo s’impegni nella tutela

Emilio Zen, referente del Coordinamento per la salvaguardia dell’ospedale di Dolo, invia questa nota.
In tempo di campagna elettorale, il “Coordinamento iniziative a tutela dell’Ospedale di Dolo” ha promosso un incontro con i candidati al Consiglio Regionale del Veneto sulle prospettive per l’ospedale e per l’offerta socio-sanitaria in Riviera. In tale occasione tutti, con qualche distinguo della Lega Nord, si sono dichiarati favorevoli a rivedere le Schede Ospedaliere per mantenere a Dolo l’ospedale di rete.
Il Comitato Marcato ha organizzato, sullo stesso tema, un incontro con i candidati sindaci di Dolo.
L’ANPI di Dolo ha celebrato in Villa Massari, anche alla presenza significativa di una classe delle superiori, i 70 anni dalla liberazione dell’ospedale dall’espropriazione nazista.
Ultime tappe di un tenace percorso affinché l’Ospedale di Dolo non perda la prerogativa di importante polo chirurgico, con reparti funzionali a questo dal punto di vista edilizio, strutturale, tecnologico e delle risorse umane.
Ora il quadro politico-amministrativo regionale e quello comunale sono definiti… e noi del Coordinamento ci siamo.
Incalzeremo fin da subito Alberto Polo affinché ci sia un cambio di marcia e un’accelerazione sugli interventi e gli atti in difesa e per il rilancio del nostro ospedale. Lo incalzeremo come sindaco di Dolo, come componente la Conferenza dei Sindaci, come tramite istituzionale per un dialogo costruttivo con la Regione, al fine di giungere ai seguenti risultati (fatti propri, in campagna elettorale, da tutti i candidati sindaci):
– blocco dell’atto aziendale;
– modifica delle schede ospedaliere;
– permanenza a Dolo di tutti i reparti attualmente esistenti;
– sistemazione del Pronto Soccorso nelle attuali strutture.
Dispiacerebbe dover essere ancora un “Coordinamento-surroga” di amministrazioni balbettanti.

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