Dolo. Sull’ospedale di Dolo il Comitato Bruno Marcato la pensa diversamente dal consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo

“Ci dispiace, ma sull’Ospedale di Dolo la pensiamo diversamente Bruno Pigozzo !” E’ quanto afferma il Comitato Bruno Marcato che replica alle dichiarazioni del rieletto consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo rilasciate nei giorni scorsi alla carta stampata. In risposta alle affermazioni del consigliere, il comitato ha pronto in distribuzione il seguente volantino.
“Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate da Bruno Pigozzo sulla stampa, riteniamo però necessario ribadire che per mantenere l’Ospedale di Dolo non è sufficiente “salvare la Chirurgia”, anche se organizzata su sette giorni come afferma Pigozzo, anziché su cinque come programmata dal dott. Gumirato. A Dolo devono rimanere gli attuali reparti, come a suo tempo avevano indicato all’unanimità tutti i 17 Sindaci dell’ULSS 13. Se veramente è necessario specializzare in Area Medica ed Area Chirurgica i due Ospedali di Mirano e Dolo, quella Medica va eventualmente organizzata a Mirano, dove esiste la Cardiologia (reparto medico) come già i Sindaci avevano a suo tempo indicato.
Bruno Pigozzo dovrebbe chiedere invece che l’Atto Aziendale venga immediatamente bloccato. Con tale provvedimento già esecutivo, viene previsto il trasferimento a Mirano di tutti i reparti Chirurgici di Dolo ma nel contempo, nessun reparto di area medica di Mirano viene trasferito a Dolo. Questo non significa specializzare i due Ospedali in Aree diverse, ma solamente chiudere quello di Dolo. Perché Pigozzo non tiene conto invece del documento approvato dai vari Consigli Comunali, oggetto di due manifestazioni pubbliche molto partecipate a Dolo e di una petizione con 5.000 firme di cittadini consegnata (anche alla sua presenza) al Presidente del Consiglio Regionale ? Perché non fa riferimento alla Mozione approvata all’unanimità dai Consiglieri Regionali dove si ribadiva esattamente quanto chiesto dalla cittadinanza della Riviera del Brenta ?
Ci dispiace verificare che Pigozzo non prevede un progetto diverso da quello approvato dalla CRITE, dove vengono inutilmente spesi 13 milioni a Dolo per un nuovo Pronto Soccorso, le Sale Operatorie e la Diagnostica, dimensionati solamente per un Ospedale Medico (non Medico e Chirurgico). Si prevede inoltre lo spostamento da subito degli uffici a Noale ed i reparti Chirurgici a Mirano, svuotando di fatto l’ospedale per poter prevedere la dismissione e la vendita di dodici fabbricati del vecchio Ospedale di Dolo, (compreso la Villa Massari). Perché non vengono utilizzati invece quei finanziamenti per la sistemazione di quanto c’è di esistente ed ancora funzionante a Dolo ?
Bruno Pigozzo dovrebbe dire anche le Schede Ospedaliere vanno modificate, prevedendo a Dolo il mantenimento di un Ospedale di Rete in attuazione del nuovo Piano Sanitario, anziché prevederlo solamente a Mirano che si trova a 7 Km. da Mestre, spostando tutti i reparti Chirurgici attualmente funzionanti a Dolo. Sembra giusto che un bacino territoriale di oltre 150.000 abitanti che si trova tra Padova e Mestre ed arriva a Chioggia rimanga senza un Ospedale di Rete ?
Chiediamo infine che Pigozzo si impegni con forza e convinzione affinché la Regione anziché avviare il progetto che sanziona la fine del nostro Ospedale, decida quali saranno le nuove ULSS, approvi le Schede della Strutture Territoriali ancora mancanti e programmi i relativi servizi nel territorio. Solo dopo può essere deciso quali Ospedali di Rete saranno collocati nel territorio e tale decisione dovrà essere fatta alla luce dei risparmi di spesa, delle professionalità e dei servizi esistenti, delle condizioni ottimali del bacino in cui viene collocato, nella economicità delle scelte, non ubbidendo solamente ed ancora una volta alla politica.

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