L’ex consigliere leghista Giovanni Fattoretto, oggi portavoce del neonato partito che appoggia il movimento di Flavio Tosi e che nel giro di qualche settimana sarà particolarmente attivo anche a Dolo ed in tutta la Riviera del Brenta, giudica la situazione migranti e chiarisce la posizione dei tosiani. ” E’ il caso di dire che non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Gli immigrati arrivavano dall’ Albania sin dal 1991 addirittura 20.000 in un sol colpo con la nave Vlora partita dal porto di Durazzo ed arrivata a Bari e dopo 24 anni con i vari governi succedutesi poco o nulla è cambiato spostando semplicemente il problema più a sud del nostro paese con altre popolazioni. Credo sia pertanto il sistema intero ad essere oggetto di intervento evitando di lasciarsi andare alla pura demagogia con refusi di dichiarazioni di una recente campagna elettorale “ bastava dire no al prefetto perché Dolo non desse disponibilità “ così come dichiarato dal segretario locale della lega nord Spinello, quando è noto che le autorità preposte sono perfettamente a conoscenza delle strutture disponibili essendo già utilizzate in questi anni senza clamori o allarmismi populisti gettati alla stampa e su Facebook quasi si dovesse iniziare la caccia a una preda. Il problema è tremendamente serio – osserva Fattoretto – e spesso porta con se storie di torture tragedie morte e distruzione è non va gestito con slogan del momento “il Veneto ha già dato “ quando poi i fatti dimostrano che quegli slogan non sono serviti a nulla se non a accaparrarsi elettorato. In Riviera del Brenta ci sono altre forme di immigrazione che non utilizzano gommoni e sono quasi dimenticate forme di immigrazione presenti in attività commerciali, produttive spesso in regime di sfruttamento e in evidente regime di concorrenza sleale di cui però non viene riservata attenzione o la si riserva saltuariamente quando le opportunità mediatiche lo richiedono.Come prossimo partito di Tosi che vedrà la nascita a breve lavoreremo per ‘IL FARE’ non per ‘IL DIRE’ ossia una seria alternativa a quei partiti che mancano su problemi che da troppi anni rimangono insoluti e il nostro 11,60% delle elezioni regionali anche a livello comunale indica che la strada presa è quella giusta.”