Sempre vivo il dibattito sul futuro dell’ospedale di Dolo. Sul tema è intervenuto anche Emilio Zen referente del Coordinamento iniziative a tutela dell’Ospedale di Dolo che ha dichiarato. “Due manifestazioni pubbliche con adesioni trasversali e numerose del mondo politico e associazionistico, sollecitazioni verso amministratori regionali e locali, incontri con gli stessi, una mozione unitaria accolta e fatta propria dai sindaci della Riviera, ordini del giorno approvati da vari Consigli Comunali, una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale che chiedeva la sospensione dell’atto aziendale dell’ASL 13 per consentire la revisione delle schede ospedaliere (le quali, come è noto, negano all’ospedale di Dolo la funzione di “polo chirurgico”). Tutto questo per rivendicare il ruolo primario del nostro ospedale per la Riviera del Brenta e il suo rilancio.
Poi la pausa elettorale, quindi la speranza che i vecchi e nuovi amministratori regionali e locali avessero inserito ai primi posti in agenda il problema, invece nulla o quasi, anche se non va ignorato come il tristissimo evento dell’8 luglio abbia stravolto inevitabilmente i programmi.
Ora comunque 5 sindaci del centro-sinistra sono scesi nuovamente in campo per ribadire la richiesta di blocco dell’atto aziendale e, non di poco conto, quella del primario al settore materno Infantile di Dolo.
Su altre questioni sollevate si potrebbero avanzare dei distinguo: ad esempio “ospedale per acuti” non significa necessariamente “polo chirurgico”, “ospedale di rete su due sedi” può giustificare che il “polo medico” sia a Dolo…
Ma tant’è, i riflettori si riaccendono! Ora vorremmo tutti i sindaci della Riviera, non solo 5, unanimi nel sostenere la centralità dell’ospedale di Dolo per la Riviera e una Conferenza dei Sindaci convinta che soltanto una sinergia forte ed equilibrata tra Dolo e Mirano salverà la qualità del servizio sanitario nel bacino dell’attuale ASL 13.
Noi del Coordinamento si saremo e non abbasseremo la guardia.”