Il Comitato Bruno Marcato sta distribuendo in questi giorni un volantino molto critico contro l’attuale direttore generale dell’asl 13 Gino Gumirato. Si riporta integralmente il testo del volantino. “Lo abbiamo appreso da una sua lunga intervista apparsa sul Gazzettino domenica 20 settembre. Per quanto ci riguarda, può andarsene dove vuole, ci basta (ed avanza) quello che ha fatto e detto in questi tre anni di sua permanenza. Ricorderemo sicuramente il dott. Gumirato, lo ricorderanno anche i cittadini della Riviera del Brenta ed i pazienti dell’Ospedale di Dolo, ma non lo ringrazieranno per quello che ha fatto in accordo, o con il “silenzio assenso”, di una parte dei Sindaci di questa ULSS. E’ vero quello che afferma il dott. Gumirato nella sua intervista ……. ”il Comitato Marcato vuole ribadire il primato del modello politico istituzionale”……… E’ veramente così, ma quale dovrebbe essere secondo lui, il primato che dovrebbe affermare un Comitato di cittadini, se non quello delle istituzioni e della politica sanitaria a difesa del “diritto alla salute” per tutti i cittadini ? Forse il nostro Direttore è abituato solo a quel “modello di politica” che lo ha portato a dirigere la nostra ASL. La stampa di qualche tempo fa, indicava quale è stato il politico che ce lo ha mandato qui, quel politico è ancora agli arresti domiciliari. Il nostro Direttore dice il vero anche quando afferma che sono le Schede Ospedaliere a prevedere l’Area Medica a Dolo e quella Chirurgia a Mirano. Si dimentica però di dire che questa previsione è avvenuta a seguito delle sue precise e puntuali indicazioni inviate alla Regione e che queste corrispondevano esattamente al contrario di quanto avevano deliberato i Sindaci l’anno prima. E’ stato il dott. Gumirato ad indicare alla Regione questa nuova, inedita e pericolosa sperimentazione. Senza rifugiarsi ancora una volta in giustificazioni sulla idoneità statica, sulla normativa antisismica delle strutture ospedaliere di Dolo (peraltro facilmente smentibili) ci vuole dire perché l’ha fatto ? Quali sono stati i “modelli della politica” o più semplicemente “i politici”, che gli hanno fatto cambiare gli indirizzi dei 17 Sindaci della nostra ULSS ? Anche l’influenza delle lobby di alcuni medici può pesare, ma i loro legittimi interessi, in questo caso non coincidono con quelli dei cittadini ! E’questo il “modello” a cui si ispira il dott. Gumirato ? E’ particolarmente significativo che il dott. Gumirato indichi ai cittadini della Riviera del Brenta di “emigrare” verso altri Ospedali, anche di altre ASL. Nella sua intervista afferma ……. “ chi vive a Campagna Lupia ha molti ospedali vicini: Mestre, Venezia, Treviso, Piove di Sacco, Dolo, Mirano”…….. (probabilmente lo avrà concordato con il Sindaco di Campagna Lupia). E’ grave però che il dott. Gumirato, non consideri gli effetti che queste dichiarazioni possono avere sulla cittadinanza e non tenga conto che i costi dovuti alle fughe, incideranno sul bilancio della nostra ASL, dimenticandosi inoltre che, anche i cittadini di Mirano e Spinea ne hanno uno “sotto casa”. Che senso ha spostare i reparti da Dolo a Mirano, e questi diventeranno un doppione di quelli esistenti a Mestre. Che sia veramente una dimenticanza, oppure per lui, ora tocca a Dolo subire questa tragedia e dopo sarà Mirano a fare la stessa fine ?
Abbiamo letto con piacere i suoi “ricordi” messi in evidenza nella intervista. Con soddisfazione, cita quelli riguardanti la chiusura da parte sua dei reparti di Ostetricia. Sembra un “modello” che vuole ripetere ovunque, anche nel nostro Ospedale di Dolo. Con tutto il dovuto rispetto e considerato che si è trovato bene in Sardegna, perché non ci ritorna ? Qui non ha trovato sicuramente le pecore che c’erano in Barbagia ad ….“assediare l’Ospedale”….. e non ci sono neanche ……. “Sindaci che fanno i pastori”…….. Abbiamo una storia ed una cultura (sicuramente diversa dalla sua) ma siamo gelosi delle regole democratiche, delle istituzioni e dei servizi che abbiamo contribuito a far nascere e consolidare. Tra questi, c’è l’Ospedale di Dolo ed i servizi socio sanitari di questo territorio.