Dolo. Il Coordinamento per la salvaguardia dell’ospedale risponde al sindaco di Campagna Lupia Livieri

Si avvicinano alcune importanti novità che riguarderanno la sanità brentana ed in primis l’ospedale dolese. Vi è fermento e grande fibrillazione. Lunedì scorso si è svolta a Mira la Conferenza dei sindaci che ha discusso dell’ospedale di Dolo e mercoledì sera durante il consiglio comunale uno dei punti toccati dall’amministrazione dolese è stato quello di approvare un ordine del giorno con alcuni punti che sarà inviato agli altri consigli comunali del territorio per la loro approvazione così da scongiurare l’attuazione dell’atto aziendale dell’asl 13 almeno sino a gennaio quando si dovrebbe capire meglio quali sviluppi potrà avere il riordino sanitario regionale proposto dallo stesso governatore Luca zaia e che dovrebbe portare alla nascita dell’Azienda Zero. nel frattempo non mancano le polemiche per le dichiarazioni che vengono rilasciate dai politici sull’argomento e qui riportiamo il comunicato del referente Emilio Zen del Coordinamento Iniziative a tutela dell’Ospedale di Dolo:
“Cambiar le carte in tola”; “chi che gh’ha da ver gh’ha da dar”… Scegliete voi quale dei due detti si addice all’intervista del Sindaco Livieri di Campagna Lupia (Gazzettino 30 sett 2015).
Già, perché la colpa della frattura fra i Sindaci in Conferenza ASL 13, secondo lui, sarebbe di “alcuni sindaci, forse spinti dalle pressioni di comitati e politici”.
Ma stiamo scherzando?
Non ricorda quando tutta la Conferenza 4 anni fa, egli Presidente, stabilì l’indirizzo che Dolo fosse polo chirurgico e Mirano polo medico? Non vogliamo, con questo dato di storia recente, declassare Mirano, ma tant’è.
E non ricorda quando, nel 2013, sempre la Conferenza, con Livieri ancora presidente, in occasione della redazione della Schede Ospedaliere da parte della Regione, dichiarò testualmente: “un ospedale medico, quale quello individuato nella struttura di Dolo, sembra impossibile da concepire senza che sia garantito un servizio di Chirurgia Generale”? Non certo la chirurgia in “week surgery”!
Mi sembra anche che in tempi abbastanza vicini sulla stampa (vado a memoria) tutti i sindaci della Riviera si fossero espressi compatti in difesa dell’ospedale di Dolo, presidio sanitario fondamentale per i loro comuni, preoccupati per il suo strisciante smantellamento?
E non ricorda Livieri, infine, l’adesione iniziale di tutti i sindaci della Riviera alla mobilitazione, sfociata nella manifestazione del 13 novembre 2014, che poi, pezzo dopo pezzo, vide mancare l’appoggio della compagine di centro-destra?
E pensare che al mio fianco in manifestazione c’era il vicesindaco, nonché amico, dell’amministrazione Gottardo, amministrazione che, per ultima, decise di scegliere la strada indicata dai capi regionali.
Allora chi la butta in politica, il centro-sinistra o il centro-destra? Chi non è in grado di cogliere l’istanza che la petizione sottoscritta da 5000 cittadini (e se i grossi partiti fossero stati più attivi sarebbero stati certamente di più) espresse? Garantisco che le firme erano di donne e uomini non certo spinti a firmare da “venti sinistri”, ma dalla voglia di difendere il loro nosocomio. E non erano solo di Dolo.
Allora, egregio sindaco Livieri, basta con la demagogia. Le scelte sono scelte e basta! E chi le fa si schiera. Il centro-destra ha scelto di non stare dalla parte della Riviera? Amen. Ricordo che lei non è solo sindaco di Campagna Lupia, ma vicepresidente della Conferenza ASL 13, quindi un occhio più “ecumenico” dovrebbe averlo.
E dobbiamo smetterla anche con lo spauracchio della perdita degli stanziamenti che , per bocca di chi se ne intende più di me, non sono a rischio.
Tra l’altro si capisce benissimo che i nuovi progetti per Dolo (“monoblocchino” con unità semplice di pronto soccorso e due sale operatorie per il “week surgery”) saranno il “Cavallo di Troia” per smantellare Chirurgia Generale. In più “week surgery” sarà avviato a breve provvisoriamente, e per fargli spazio Chirurgia andrà in promiscuità discutibile con Urologia.
Dimenticavo: Ortopedia ha già pronte le valigie!
Altro, dunque, che togliere i “servizi doppi”! Quelli erano già stati eliminati. E non si tratta neppure di puntare alla “quantità”: la “qualità” all’ospedale di Dolo la stanno già togliendo l’Amministrazione Regionale e i suoi fedelissimi!
I cittadini giudicheranno.

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