E’ davvero impressionante la somiglianza con quella che era una delle più belle ville della Riviera del Brenta, villa Fini. Ci hanno messo quasi due mesi e duemilacinquecento ore di lavoro la decina di persone appartenenti alla parrocchia san Michele di Arino e che si fanno chiamare gruppo Amici del Presepe ed alla fine hanno realizzato davvero un’opera d’arte. Il Presepio artistico semovente di Arino è giunto alla 22^ edizione e, come ogni anno, non rappresenta scene francescane ma propone località e luoghi familiari. Quest’anno, per non dimenticare l’evento che ha devastato la Riviera del Brenta l’8 luglio scorso, è stato deciso di riprodurre villa Fini e la stessa proprietaria, che è stata invitata all’inaugurazione, ne è rimasta colpita ed a bocca aperta ha rivisto, seppure in scala ridotta, quella che era la sua dimora. Un momento toccante e di grande emozione che ha visto coinvolti sia gli Amici che l’hanno costruita così fedelmente che l’assessore dolese Carlotta Vazzoler ed il parroco di Arino Don Sergio D’Adam. D’altronde il Presepe di Arino fa parte del circuito degli itinerari di Paesi e Presepi, sono 39 in tutto il Veneto e quello dell’antica frazione dolese risalente ad un’epoca antecedente all’anno 1000, è uno dei più ammirati tanto che negli anni scorsi è stato visitato da centinaia di persone che sono arrivate anche da fuori regione. L’edizione di quest’anno è stata realizzata in collaborazione con il Circolo San Giovanni Bosco, l’associazione Terra dei Dogi, la scuola dell’Infanzia santa Maria Goretti e con il patrocinio del comune di Dolo. Sarà aperto al pubblico nella sala parrocchiale di san Michele dal giorno di Natale sino al 31 gennaio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 14.30 alle 19 e nei giorni festivi anche dalle 9 alle 12.