Mira. Venerdì 5 agosto nel Parco di Villa dei Leoni a Mira, doppio concerto per Jam Festival Estate

Continua con un doppio concerto Jam Festival Estate, la rassegna estiva di jazz sulla Riviera del Brenta, organizzato anche quest’anno dalle Associazioni Culturali Keptorchestra e nusica.org, in collaborazione con la Scuola di Musica Thelonious Monk, la Fondazione Riviera-Miranese e i Comuni di Mira, Dolo e Stra, per la direzione artistica di Nicola Fazzini.
Il Francesco Giustini Trio – formato da tre talentuosi musicisti tra Umbria e Toscana (Francesco Giustini: tromba e flicorno, Samuele Martinelli: chitarra, Giulio Angori: contrabbasso) è protagonista del primo dei due concerti di venerdì 5 agosto (con inizio alle 21) al Parco di Villa dei Leoni a Mira.
Il Trio basa la propria originalità sulla ricerca sonora: l’amore per il suono puro, la rinuncia alla batteria con lo scopo di privilegiare nuove e diverse tensioni ritmiche, la libertà di fare musica senza preconcetti stilistici, senza paure di esplorare nuove improvvisazioni, mai rinunciando all’essenzialità sono le caratteristiche che rendono unico questo ensemble. A Mira presenta “Bright Love” – primo lavoro del trio per la Corner Records – un progetto equilibrato, intimo e onirico; “concepito con pacatezza comunicativa, a tratti intimistica, dal quale traspare un profondo rispetto per una tradizione jazzistica rinverdita dalla freschezza stilistica dei tre talentuosi protagonisti” (Stefano Dentice).
Francesco Giustini si forma a Siena Jazz ed è allievo – tra gli altri – di Marco Tamburini a Perugia. Si perfeziona e frequenta masterclass con Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Omar Sosa, Franco D’Andrea, Enrico Intra e Franco Cerri. Tra le collaborazioni: Marco Tamburini, Ada Montellanico, Gabriele Mirabassi, Mario Raja, Massimo Morganti, Maurizio Giammarco, Achille Succi, e molti altri.
Samuele Martinelli arriva dallo studio classico e attorno ai vent’anni si perfeziona in jazz anch’egli a Siena con Tomaso Lama e Pietro Condorelli. Versatile di natura (suona anche pop, rock e blues), si esibisce (anche ad Umbria Jazz) al fianco di nomi come Ramberto Ciammarughi, Massimo Manzi, Roberto Gatto, Maurizio Giammarco.
Giulio Angori a Siena Jazz fino al 2008, studia con i migliori insegnanti; poi prende parte al Master biennale di alta qualificazione in tecniche dell’improvvisazione In.Jam dove studia e suona con Eddie Gomez, Avishai Cohen, Rufus Reid, Steve Turre, Enrico Rava, Kenwood Dennard, Palle Danielson. Si esibisce anche al Berklee College of Music di Boston ed alla New York University e collabora negli anni con Stefano ͞Cocco͟ Cantini, Ferdinando Faraò e molti altri.
A seguire, nella stessa location, sale sul palcoscenico il Cristiano Arcelli Trio (Cristiano Arcelli: sax, Stefano Senni: contrabbasso, Alessandro Paternesi: batteria). l trio suona una musica fresca e rinnovata; l’assunto dal quale parte Arcelli è la “restituzione di un alter ego alla forma primordiale: nel jazz, il materiale musicale viene continuamente trasformato, il linguaggio si arricchisce ed evolve in forme complesse per poi tornare ad una radice comune͟”.
“Solaris” – il progetto presentato a Jam Estate – richiama alla memoria il pianeta uscito dalla fantasia di Stanislaw Lem e vuole – allo stesso modo – riportare alla superficie un passato che nel frattempo ha mutato forma e spirito, e che nel riemergere continua il suo instancabile divenire.
Cristiano Arcelli (nella foto) è sassofonista, compositore e arrangiatore e “Solaris”è il suo primo album in trio. Ha composto per l’Italian Jazz Orchestra, l’Orchestra Bruno Maderna e la Bangkok Symphony Orchestra. Ha inciso in qualità di band leader altri sei titoli, oltre a “Solaris” (Encore Jazz, 2015) dal 2001. Ha arrangiato importanti pagine per i lavori di Paolo Damiani e Cristina Zavalloni, e per i festival di Cartagena, Crociano e Trento. Ha suonato nei più grandi centri del mondo (da Umbria Jazz al Teatro Regio di Torino, fino al Jazz Festival di Pechino) e ha suonato tra gli altri con Enrico Rava, Joe Chambers, Cyro Baptista, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, Pietro Tonolo.
Stefano Senni, si è formato a Milano e poi perfezionato con Rosario Bonaccorso. Ha suonato in tutto il mondo (oltre che diffusamente in Italia) a Parigi, a Dubai, a L’Avana. Ha suonato al fianco di nomi come Tony Scott, Art Farmer, Benny Golson, Cedar Walton, Lee Konitz, Barry Harris, Steve Grossman, Randy Brecker, e decine di altri e ha incontrato in jam session, tra gli altri, Kenny Kirkland e Vinnie Colaiuta.
Alessandro Paternesi Batterista e compositore, Paternesi è tra i sideman più ricercati del momento. Tra il 2012 e il 2013 si è guadagnato il terzo posto tra i Top Jazz e i Jazzit Awards. Diplomato in Strumenti a Percussione al conservatorio Morlacchi di Perugia e laureato in jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha studiato tra gli altri con Manzi, Gatto, Ciammarughi, Savage. Oggi è insegnante e suona nei progetti di Enzo Pietropaoli Quartet, Enrico Zanisi Trio, SPL di Fulvio Sigurtà, ma anche con Rita Marcotulli e Luciano Biondini, Dario Deidda e Julian Oliver Mazzariello e Giovanni Tommaso. È leader e compositore del P.O.V. Quintet (“Dedicato”, Radar Records/Egea Distribution, 2012).

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