Venezia. Tavolo tecnico per la zona franca doganale

Nell’incontro convocato dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, si è discusso di come estendere e rendere operativo un asset strategico per lo sviluppo economico dell’area veneta
Estendere la zona franca doganale di Porto Marghera. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico che si è riunito giovedì pomeriggio a Roma, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Regione Veneto, del Comune e della Città metropolitana di Venezia, della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, dell’Autorità di Sistema Portuale e dell’Agenzia delle Dogane. A convocare la riunione, alla quale erano presenti anche il Dipartimento per le Politiche Europee della presidenza del Consiglio, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta.
“Abbiamo accolto l’invito avanzato dalla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo – ha spiegato in apertura dell’incontro il sottosegretario Baretta – per riprendere quel confronto sul sistema portuale di Venezia avviato un anno fa. L’obiettivo è di giungere in tempi brevi all’individuazione di strumenti legislativi che possano consentire all’area portuale di sviluppare a pieno le sue potenzialità”.
Centrale in questa strategia è un’azione coordinata e condivisa che porti a estendere territorialmente e a rendere operativa la zona franca doganale del Porto di Venezia (Venice Free Zone) che, con i suoi ottomila metri quadri di estensione nell’area di Porto Marghera e i vantaggi di natura economica e amministrativa, costituisce un importante asset di competitività per l’intera economia veneta.
Questo il punto sul quale hanno concordato tutti i soggetti presenti al tavolo, al termine del quale il sottosegretario Baretta ha individuato una roadmap di obiettivi e scadenze temporali. Entro settembre il tavolo sarà chiamato a:
• individuare in modo condiviso le aree a cui estendere la zona franca doganale e le caratteristiche tecniche;
• stabilire il rapporto tra la zona franca doganale e il riconoscimento di area di crisi complessa di Porto Marghera;
• definire le possibilità fiscali per gli aiuti compatibili con le norme europee;
• identificare gli strumenti normativi necessari per l’estensione e l’avvito dell’operatività.
Alla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo è stato affidato, all’unanimità, il compito di coordinare le attività a livello locale per la predisposizione degli strumenti operativi e della roadmap attuativa.

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