“Per aumentare l’affluenza al referendum di domenica sarebbe meglio evitare di confondere l’elettorato, come invece sta facendo Zaia (nella foto) dichiarando che il Veneto potrebbe diventare come Trento e Bolzano”. Lo dichiara Flavio Tosi, segretario di Fare!, facendo riferimento alle dichiarazioni di Zaia apparse oggi sul quotidiano L’Arena. “Zaia, diversamente da Maroni, si è intestato il referendum e l’ha infarcito di contenuti falsi, tanto da essere smentito dal vicesegretario della Lega Nord Giancarlo Giorgetti – dice ancora Tosi -. È tecnicamente impossibile diventare come Trento e Bolzano, che per accordi costituzionali si tengono il 90% delle tasse. Quando il Veneto avvierà la trattativa col Governo a seguito del referendum, cosa che tra l’altro Zaia avrebbe dovuto fare fin dal 2010, subito dopo la sua elezione a Presidente, otterrà le stesse somme che già ora vengono spese dallo Stato nella nostra regione. In altre parole è una colossale bugia dire che diventeremo come Trento e Bolzano. Il referendum è consultivo ed è sostanzialmente l’espressione di una legittima volontà del popolo sull’idea di autonomia: bel altra cosa da ciò che vorrebbe far credere Zaia. Se a questo poi ci aggiungiamo i messaggi di indipendentisti che parlano pure di secessione, allora vuol dire che si sta proprio cercando di confondere i cittadini, ma non è detto che si faccia un favore alla causa di noi tutti. In Lombardia, invece, il tema referendum è stato trattato in modo molto più serio e condiviso, prova ne sia il fatto che diversamente dal Veneto, la Lega non ha cercato di monopolizzare il dibattito”.
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