Mirano. Il 50° anniversario di F.I.C.I.A.P. Veneto, espressione della formazione professionale regionale

Il Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia e l’Assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan sono alcuni dei relatori intervenuti oggi all’evento per la celebrazione del 50° anno di fondazione di F.I.C.I.A.P. Veneto, Federazione Italiana Centri Istruzione Addestramento Professionale, all’Istituto Costatino di Engim Veneto a Mirano (VE). L’organizzazione veneta è formata da 23 Enti di Formazione Professionale con 36 sedi operative sul territorio regionale, circa 950 operatori dipendenti e 250 collaboratori, 8500 allievi che ogni anno frequentano il triennio di qualifica e il quarto di diploma professionale, quasi 5 milioni di ore/formazione erogate ogni anno. «Raccontare i numeri che oggi caratterizzano F.I.C.I.A.P. Veneto – evidenzia il presidente dell’Ente Orazio Zenorini – è facile, mentre è più complesso fotografare i valori che li sostengono dal 1967. Ancora oggi, per alcuni, siamo la “scuola dei preti” ma è anche vero che, nella storia degli ultimi 50-60 anni, le scuole dei preti hanno saputo innovare la didattica, potenziare la dotazione tecnologica, creare ambienti funzionali e spesso belli, preparare dei formatori prima ancora che docenti. Sono state e sono scuole che professionalizzano insieme alle imprese e sostengono i ragazzi a costruire un progetto di vita, prima ancora che lavorativo». «Va evidenziato ¬– ha aggiunto il presidente – che in questi giorni l’OCSE ha ammonito l’Italia perché il sistema formativo non prepara adeguatamente i giovani per le esigenze del mercato del lavoro e delle aziende. Nei prossimi mesi per circa il 40% delle possibili assunzioni non si riuscirà a trovare il profilo desiderato a causa della inadeguata formazione e qualificazione dei candidati e del ridotto numero dei candidati stessi. Si va dall’ingegnere al meccatronico, dal cuoco al termoidraulico. Sono i contorni dell’ennesimo “allarme mismatch”. Ma allo stesso tempo, l’OCSE segnala che quando i giovani hanno le competenze giuste, le aziende non li valorizzano e questi vanno all’estero. Eppure, dove il modello formativo è fortemente integrato con le imprese, i risultati ci sono, a patto che il confronto tra scuola e impresa sia quotidiano e in entrambe le direzioni».
L’Assessore Elena Donazzan, nei saluti iniziali, ha precisato: «Cinquant’anni di storia che in Veneto hanno significato far crescere la classe imprenditoriale del territorio e le imprese, grazie all’impegno dei lavoratori che hanno contribuito a rendere le nostre realtà artigiane grandi nel mondo e le imprese industriali piccole multinazionali. Ma tutto passa attraverso la formazione che fa crescere la persona. Questo è stato il ruolo di 50 anni di F.I.C.I.A.P. che mette al centro l’uomo e i suoi talenti».
A seguire, Mons. Francesco Moraglia ha evidenziato: «I centri di formazione, per la funzione sociale oltre che scolastica che assolvono, sono importantissimi non solo per i ragazzi ma anche per le famiglie e la nostra società e, specialmente per quella parte di popolazione scolastica contraddistinta da una fragilità che le scuole di formazione sanno prendersi in carico, e questo vuol dire lavorare per il mondo del lavoro. Quella di F.I.C.I.A.P. Veneto è un’esperienza che dopo 50 anni afferma la bontà di un’intuizione e, nonostante le difficoltà che ci sono dal punto di vista economico, è una strada importante per il futuro». Quindi, rivolgendosi alla politica, ha aggiunto: «Solo una società, solo una politica che hanno la saggezza di investire risorse economiche, umane, formazione e innovazione – a cominciare dallo strategico ambito scolastico – saranno in grado di fissare le basi per un futuro nel quale la persona non venga schiacciata da scelte economiche e il lavoro finisca per diventare padrone anzichè essere a servizio dell’uomo».
Daniele Marini, Università di Padova, Direttore Scientifico Community Media Research. ha detto: «Oggi ci troviamo di fronte a sfide e cambiamenti radicali da un punto di vista tecnologico e sociale. Il lavoro, quindi, deve affrontare un cambiamento significativo sia per il tipo di competenze richieste dalle nuove organizzazioni e dalla tecnologia ma soprattutto perché oggi il lavoro deve essere visto come un ambito non solo professionale ma anche educativo. La scuola, le famiglie ma anche le stesse imprese devono porre l’interrogativo di come far diventare il lavoro non solo luogo dove si sperimenta una professione ma anche una capacità di leggere il mondo e la realtà».
All’evento, per celebrare mezzo secolo di storia e di vita volto altresì a raccontare, attraverso testimonianze, il cambiamento e le opportunità della formazione professionale è intervenuto anche Bruno Emilio Gandini, già Presidente F.I.C.I.A.P. Veneto, che ha raccontato l’Ente attraverso i fondatori e le fondatrici degli Enti federati e Don Renzo Dalla Vecchia, Engim Veneto, che ha illustrato il libro per la celebrazione del 50° anno «Solidarietà ed oltre». Il libro illustra gli Enti e Istituti associati a F.I.C.I.A.P. Veneto con i loro progetti particolari. Infatti, le Scuole di formazione professionale, dato il radicamento nel territorio, spesso hanno creato sinergie, realizzato esperienze, valorizzando il loro impegno professionale, sociale ed educativo. Sono raccolte, poi, testimonianze di formatori e di alunni, che sono tra i rappresentanti della storia ed evoluzione di F.I.C.I.A.P. Veneto negli anni.

Commenta per primo la notizia "Mirano. Il 50° anniversario di F.I.C.I.A.P. Veneto, espressione della formazione professionale regionale"

Scrivi un commento

La tua mail non sarà pubblicata ne usata per scopi promozionali


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.