Dolo. Segnali di ripresa nel 2017 delle attività artigiane

Dopo anni di recessione, si vedono i primi spiragli di ripresa economica, una ripresa però va detto, che ancora non è consolidata.

Sono questi i segnali che arrivano dai dati dell’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” nel bilancio di fine anno 2017. L’Associazione ha circa 900 imprese affiliate, metà delle quali della filiera casa, per un totale complessivo di circa 4 mila addetti. Sul fronte delle imprese affiliate iscritte e cessate, arrivano segnali incoraggianti. “Nel 2016- spiegano il Presidente Luca Vanzan e il Segretario Giorgio Chinellato – le nuove imprese che si erano iscritte all’associazione erano18, quelle che avevano cessato l’attività 23. Cioè l’anno si era concluso con un saldo negativo pari -5. Quest’anno, nel 2017, le cose vanno meglio: le nuove imprese iscritte nel 2017 sono 25, quelle che hanno cessato l’attività 20. L’anno si chiude così con un saldo positivo di +5. Certo non un boom, ma un segnale che le cose cominciano ad andare meglio c’è”.

Sul fronte occupazione, aumentano le assunzioni determinato con un+ 10% mentre calano quelle a tempo indeterminato soprattutto per il venir meno delle agevolazioni legate al job act.

“Si assiste ad lenta ma costante una stabilizzazione del lavoro anche giovanile -spiega Chinellato (nella foto)- nelle imprese artigiane della Riviera del Brenta e questo è un obbiettivo su cui punteremo insieme all’aumento del numero delle imprese a consolidare nel corso del 2018”.

Nei diversi settori la situazione è variegata. Il settore edile in Riviera del Brenta segue l’andamento di quello della Città metropolitana di Venezia, dove i dati parlano chiaro. Nella ex provincia di Venezia infatti le imprese iscritte nel comparto edile sono 648 di cui 505 italiane (77,93%) e 143 straniere (22,07), la più alta percentuale in Veneto. Il dato riferito allo scorso anno vede un aumento di 1 unità (-0,20%) mentre le imprese stranire aumentano di 17 unità (13,49%).

“In Riviera del Brenta – spiega il presidente Luca Vanzan – in questo comparto permangono ancora difficoltà . Non si può più parlare di flessione, ma certo siamo ancora in un periodo di stagnazione con timidi segnali di ripresa”.

Lo stesso vale per tutte le attività che vivono di mercato locale come autoriparatori, servizi alla persona, panificatori e pasticcieri. Anche il settore dei trasporti ha vissuto stagioni delicate con una perdita significativa di imprese a causa di una caduta del Pil del Paese, ma anche alla tanta concorrenza sleale che interessa intere filiere produttive.

”Continuiamo a registrare segnalazioni circa le attività riconducibili all’abusivismo e all’illegalità, in particolare nei settori del benessere e della cura alla persona come pure dell’auto e della meccanica -dice il presidente. Un problema che si registra anche nei settori delle calzature e del tessile abbigliamento, e per questo ci impegneremo con costanti campagne di sensibilizzazione ad hoc”.

Poi i servizi offerti. Quest’anno si sono avuti importanti accorpamenti di sedi e nuovi orari e servizi per l’Associazione Artigiani della Riviera. Dallo scorso aprile si è proceduto all’unificazione a Dolo nella sede di via Brenta Bassa 34 a dei servizi di formazione e sicurezza che erano erogati dalla sede di Mira.

“Un processo riorganizzativo – spiega il segretario Chinellato – che ci ha permesso di ottimizzare i servizi rendendoli fruibili in un’unica sede. Abbiamo puntato ad un cambio gestionale informatico, riorganizzazione dell’organico dell’associazione, rimodulazione degli orari di apertura, e l’accorpamento di tutti i servizi nella sede di Dolo. A processo terminato, possiamo affermare di aver centrato appieno gli obiettivi prefissati. I risultati ottenuti ci hanno permesso di essere più efficienti, più puntuali nelle risposte, più celeri nell’erogazione dei servizi e più vicini alle istanze e ai bisogni delle imprese associate”. Ma non solo. “Abbiamo rafforzato l’area dei servizi – conclude Chinellato – gli sportelli energia, bandi regionali, start up, sportello giovani, internazionalizzazione delle imprese e per la filiera casa corsi di formazione e sulle nuove tecnologie”.>

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