Mestre. Fondo ristoro, Baretta: “Il Governo intende procedere e ha piena facoltà di farlo”

Si è tornati a discutere del Fondo di ristoro per le vittime di reato finanziario, ieri sera Mestre nella sala parrocchiale SS. Trinità con le associazioni per la tutela del risparmio Ezzelino III da Onara, Consumatori ATTIVI, Codacons Veneto, Adusbef Veneto, Federconsumatori Veneto, Federconsumatori Udine, Gruppo risparmiatori azzerati di Ferrara, Casa del consumatore Veneto, Assopopolari venete, Apindustria Confapi Veneto, Adiconsum Veneto.
“È opinione del Ministero dell’Economia non inserire troppi vincoli al fondo – ha detto Baretta – per consentire a chiunque di presentare domanda e dimostrare di aver subito un danno ingiusto. L’arbitro dell’Anac valuterà poi la possibilità di rimborso sulla base del danno accertato. Se questa impostazione verrà confermata, l’accesso al fondo sarà libero”.
Quanto alle tempistiche, il sottosegretario ha dichiarato: “Il Governo intende procedere e ha piena facoltà di farlo: pur essendo dimissionario, dunque attivo soltanto per gli affari correnti, può emanare i decreti attuativi come quello necessario per attivare il fondo. La settimana scorsa – ha aggiunto – una parte politica ci ha detto di arrestare tale processo. Credo invece che convenga proseguire: la prossima maggioranza, poi, avrà piena facoltà di aggiustare tale misura, a partire dall’aumento della sua dotazione. Ma questo si potrà fare soltanto con la prossima legge di Bilancio”.

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