Mira. Dori pensa ai turisti e dimentica i cittadini pendolari

foto M. Brondolin

Riportiamo il comunicato stampa del MoVimento 5 Stelle di Mira:

In merito al rapporto epistolare tra il sindaco di Mira Dori e quello di Venezia Brugnaro, il gruppo del MoVimento 5 Stelle di Mira ha qualcosa da aggiungere.
La visione estremamente riduttiva di Dori è lo specchio dell’agire di questa giunta mirese, così spenta e senza visione progettuale futura per la città che in merito al turismo la colloca come
“dormitorio turistico” per alleviare la vicina città d’acqua, patrimonio dell’Unesco, cioè, Venezia, proponendo la stazione di porta Ovest di Oriago, progetto fortemente voluto dal partito con cui ora lui amministra la nostra comunità. Era un progetto nato per soddisfare le necessità dei pendolari, lavoratori e studenti, che dalle nostre zone si recano verso Mestre e Venezia. Grandi opere impattanti e costose sono state realizzate, tra queste proprio la stazione di Oriago Porta Ovest.

A regime avrebbe dovuto garantire un treno per Venezia-Mestre ogni venti minuti.

A distanza di anni, a noi cittadini, rimangono le ferite delle opere eseguite, una linea mai completata realmente, soprattutto ci resta il deserto della nuova stazione di Oriago in cui i pochi treni fermano solo su richiesta perché non utilizzata a causa della sua solitaria collocazione.
Di questa importantissima questione non una parola da parte del nostro Sindaco, nessuna dichiarazione o richiesta alla Regione e a Sistemi Territoriali perché venga garantita la piena attuazione del progetto iniziale, insomma, nessuna partecipazione alle difficoltà dei cittadini che egli amministra.
Ricordiamo bene i proclami del sindaco in campagna elettorale, parlava di rilancio dell’area della gronda lagunare dal punto di vista turistico, di promozione di un importante sito archeologico come quello esistente a Dogaletto dell’abbazia di Sant’Ilario risalente al IX secolo, con percorsi ciclabili e cartellonistica ad hoc.

Ora, nel suo molteplice complesso di promozione del territorio e del suo sviluppo economico, riduce Mira ad un parking per turisti mordi e fuggi che fortemente stride con le roboanti promesse di un anno fa.

Ma il sindaco Dori non vede cosa succede al di là del confine a Venezia?
Non si rende conto della velocità con cui la mala gestio di tale fenomeno sta rapidamente ammalando le limitrofe Marghera e Mestre e la ormai, forse, persa Venezia?
Nessun progetto di offerta di qualità, nessun programma di sviluppo turistico basato sulle non poche potenzialità del meraviglioso territorio mirese, delle sue eccellenze.

La nostra è una visione diversa nella forma e nella sostanza, Mira possiede ricchezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche a potenziale altissimo. La vicinanza con il grande polo di Venezia non deve essere un alibi per scomparire alla sua ombra. Essa ha una sua specificità che si deve cogliere e valorizzare, ancora di più, Mira si può candidare come leader dell’offerta turistica e culturale della Riviera del Brenta. La promozione turistica di un territorio passa per la concertazione delle politiche di marketing territoriale, per il coinvolgimento di tutti gli operatori turistici e dell’indotto per un’offerta di servizi congrua, che comprenda anche la massima valorizzazione delle tipicità locali e la salvaguardia degli antichi mestieri.

Oggi è in crescita la richiesta da parte del turista di percorsi alternativi a quelli fino ad ora usuali. Il turista ha la volontà di vivere il luogo che visita, assaporarne usi, costumi, tradizioni. Ecco quindi la necessità di iniziare un percorso di progettazione e realizzazione di prodotti turistici alternativi come ad esempio creare situazioni di rievocazione storica all’interno delle Ville, dove il turista possa partecipare attivamente a quel che viene proposto, oppure creare dei percorsi nel territorio mirese, passando per vari punti significativi, intrecciando storia, arte, gastronomia, tradizioni e natura per portare il turista a vivere a 360° quello che Mira offre.

Contemporaneamente, non si può non commentare con la classica battuta “Da che pulpito arriva la predica”, le rampogne del mega sindaco Brugnaro Egli evoca il proprio doppio ruolo di sindaco cittadino e metropolitano. Dove vive quando sfoglia un giornale? Quando fa clicca su di un social?
Venezia è un luogo devastato! Troppo turismo, troppe persone, indipendentemente dalla loro capacità di spesa, sono troppe. Non si può pensare di dilapidare in pochi anni un patrimonio di arte
e cultura millenario!
Le proposte da parcheggiatore Dori servono solo ad aumentare tale gestione ignobile del turismo.
Questi due sindaci senza una visione contemporanea sono una calamità.
Il turismo deve essere inteso come volano di ricchezza sia economica che culturale per il territorio non una discesa degli Unni..
Scrivetevi cari signori sindaci, scrivetevi, ma ricordatevi che state amministrando un patrimonio nè vostro nè metropolitano, ma un patrimonio dell’Umanità.

Mira, 14 apr. 18 Per il M5S di Mira
Elisa Benato, Michele Pieran, Sabrina Cervi

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