Venezia. Costretti a pagare due volte il biglietto ferroviario per un errore dell’addetto alla biglietteria

Il programma era davvero allettante. Una bella gita a Roma, lo spettacolo del Sei Nazioni di Rugby, la visita della Capitale. Per otto amici residente a Venezia, in centro storico, quella in programma dal 16 al 18 marzo doveva essere una vacanza breve ma intensa, a beneficio degli appassionati della palla ovale e degli amanti della Città Eterna. Peccato però che per un banale errore commesso dall’addetto allo sportello della stazione di Santa Lucia la trasferta sia stata in parte rovinata, soprattutto dal punto di vista economico. L’addetto, infatti, nell’effettuare la prenotazione sul treno, Italo ha sbagliato il mese, segnando come partenza il 16 febbraio e come ritorno il 18, sempre di febbraio, mentre la tre giorni romana era in programma a marzo. Risultato? “Una volta saliti in treno a Venezia – racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – i nostri soci hanno trovato i posti occupati e, stupiti, hanno chiamato un addetto del treno. Solo in quel momento, controllando i biglietti, i malcapitati si sono accorti che la data segnalata era sbagliata e che quei ticket erano validi per il mese precedente”. Apriti cielo. Il gruppo, che aveva già prenotato il bed and breakfast e acquistato i biglietti della partita, non ha potuto rinunciare alla partenza e ha dovuto acquistare di nuovo i ticket per un totale ci circa 1.500 euro fra andata e ritorno. “In pratica – continua Garofolini – il viaggio da Venezia a Roma è costato 3 mila euro in otto, 375 euro a testa e a nulla è valso il reclamo presentato a Italo da parte dei protagonisti di questa disavventura”. Ora, però, gli otto veneziani si sono rivolti all’ufficio legale dell’Adico per riavere indietro i circa 1.500 euro pagati in più per colpa dell’addetto allo sportello delle prenotazioni. “Nella documentazione che ci è stata presentata – conclude Garofolini – emerge con cristallina evidenza l’errore commesso allo sportello della stazione Santa Lucia. Abbiamo richiesto a Italo la restituzione dei soldi pagati in più, ma se non ci saranno le risposte che ci attendiamo agiremo anche per il risarcimento del danno subito.

1 Comment on "Venezia. Costretti a pagare due volte il biglietto ferroviario per un errore dell’addetto alla biglietteria"

  1. auguro a tutti loro di non incappare alla famigerata citazione latina e cioè: ignorantia iuris neminen excusat.

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