E’ fissato per venerdì prossimo alle ore 20,30 in videconferenza il Consiglio comunale di Campolongo, indetto per presentare a tutti i consiglieri il piano di rinegoziazione dei mutui che gravano sul bilancio comunale. Operazione proposta dalla giunta guidata dal Sindaco Andrea Zampieri allo scopo di dare ossigeno al bilancio comunale e poter ricavare risorse, attualmente non disponibili, per aiutare le famiglie e le imprese del territorio in difficoltà a causa dell’emergenza Coraonavirus.

«Rinegoziare i mutui è la possibilità che il governo nazionale da ai comuni, in assenza di soldi specifici nazionali, per mettere in sicurezza il bilancio comunale che altrimenti, preventivando minori entrate dalle tasse, andrebbe in dissesto finanziario. Una manovra necessaria per poter garantire ai nostri cittadini i servizi – dice il Sindaco Zampieri; il Coronavirus ha cambiato la priorità di erogazione delle risorse e la prospettiva di entrata che avevamo fatto con l’approvazione del bilancio di previsione. Oggi la situazione è completamente diversa rispetto ai mesi scorsi; l’emergenza sanitaria si è tradotta in emergenza economica non solo per le famiglie e le aziende ma anche per l’ente che oggi ha già un’importante contrazione di risorse. Il nostro dovere di amministratori è quello di continuare a garantire i servizi essenziali alla comunità come ad esempio quelli del sociale, alle scuole, alle manutenzioni e ai lavori pubblici ma allo stesso tempo dobbiamo far fronte alle spese fisse del Comune e non incorrere negli squilibri finanziari. Andremo a rinegoziare complessivi 22 mutui contratti negli ultimi 30 anni, l’ultimo nel 2010, stimando un risparmio annuo di circa 250-300 mila euro, grazie alla riduzione dei tassi di interesse fissi. Queste nuove risorse ci permetteranno di chiudere l’anno finanziario in equilibrio, garantendo i servizi necessari e senza aumentare le tasse e fare nuovi mutui, come promesso ai cittadini. Stiamo studiando inoltre come poter vincolare da questi risparmi specifiche risorse per aiutare famiglie, negozi e imprese locali”