Aspetta due anni per farsi sostituire un computer difettoso. Costretto a ricorrere all’aiuto dell’Adico

Ancora un caso di mancanza di serietà da parte di chi opera nel commercio. Una di quelle situazioni che portano discredito al settore. E che fanno arrabbiare chi le subisce. Uno schermo che si blocca inspiegabilmente, le icone che si muovono improvvisamente, l’apertura in sequenza di una innumerevole quantità di pagine. Tutto si può dire, tranne che il computer Mac acquistato dal mestrino Roberto R. ancora nel 2013 all’interno del negozio Abc di via Venezia a Padova sia funzionante. Eppure, pur avendo combattuto numerose “battaglie” in questi due anni per farselo cambiare, considerando anche il costo di poco inferiore ai 3mila euro, Roberto R. ha dovuto farsi assistere dall’ufficio legale dell’Adico per far valere i propri diritti. Due giorni fa il negozio Abc di Padova, grazie all’intervento dell’ufficio legale dell’Adico, ha accordato la sostituzione del computer, ponendo la parola fine a una diatriba durata due anni.
Roberto R. acquista il Mac nel negozio Abc di Padova l’11 aprile del 2013. Una volta a casa si accorge che il computer presenta gravi vizi e difetti di conformità, subuto denunciati dall’utente. A fronte di tali difetti, il cliente mestrino ha provveduto in più occasione a sottoporre il compuetr a interventi sdi riparazione, tutti rivelatisi vani.
A questo punto, con un computer da 3mila euro non funzionante, Roberto R. insiste più volte per la sostituzione dello stesso, inutilmente. Decide infine di affidarsi all’associazione difesa consumatori Adico.
“Abbiamo inviato una diffida al negozio – spiega Carlo Garofolini, presiedente dell’associazione – chiedendo l’immediata sostituzione del computer per gravi vizi e difetti di conformità. Il dialogo con il negozio è stato comunque positivo, è la casa madre, l’Apple, che non ha assolutamente collaborato per la risoluzione del problema”.
Dopo la diffida, qualche giorno fa, dal negozio Abc è giunta una risposta soddisfacente per l’iscritto all’associazione: “seppure le anomalie non siano mai state rilevate negli interventi presso Applestore di Marghera e neppure nel laboratorio di assistenza tecnica autorizzata Apple di Padova, siamo disponibili a rientrare il computer completo degli accessori hardware abbinati. E siamo disposti a rientrare con riconoscimento al 100% dell’importo pagato, il materiale in dettaglio”.
Questa vicenda, spiega ancora Garofani, “dimostra che non bisogna mai rassegnarsi quando si acquista un oggetto o un prodotto difettoso e non funzionante. Molto spesso il rivenditore nega il difetto, ma bisogna andare fino in fondo per far valere le proprie ragioni”.

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