Dolo. Il Comitato Opzione Zero commenta: Piano Anas per la Romea: non è tutto oro quello che luccica

Orte-Mestre

Presentato ieri da Anas il piano per la riqualificazione di E45 e E55: per Opzione Zero sicuramente un passo avanti rispetto alla disastrosa ipotesi di autostrada, ma non è tutto oro quello che luccica; poche infatti le risorse stanziate per il tratto veneto, soluzioni fumose, e totale assenza di coinvolgimento delle comunità locali.
Analizzando la documentazione disponibile sul sito di ANAS, sembra che dei 540 milioni stanziati per la sistemazione della Romea, la gran parte siano destinati a interventi di manutenzione e riqualificazione della tratta Cesena-Ravenna e tra Ravenna e il fiume Po. Invece per la parte a nord che arriva fino a Mestre non si capisce esattamente se e quali lavori si vogliano realizzare, e soli 13 milioni di euro come risorse al momento certe. Una somma ridicola se si pensa che proprio il tratto Veneto, in particolare tra Chioggia e Mestre, è il più pericoloso e quello che richiede maggiori interventi strutturali per risolvere il problema degli incroci a raso. Una scelta tanto più ingiustificata se si pensa poi che il tratto emiliano è stato oggetto di parecchie migliorie negli ultimi anni.
Per il comitato rivierasco è inoltre completamente sbagliato il presupposto di considerare il corridoio E55-E45 come asse strategico per il trasporto merci tra Civitavecchia e l’Est europeo in funzione dell’assenza di pedaggio: proprio il fatto che la Romea sia gratuita attira una grande quantità di TIR che intasano la statale provocando numerosi incidenti. I camion di lunga percorrenza devono essere deviati in autostrada sulla A-1 da Civitavecchia, oppure sulla A-13 da Ravenna tramite il completamento della SS 14 bis. La statale 309 deve invece diventare strada turistica e al servizio delle comunità locali.
“Non capiamo perché il Governo continui a rimandare la sistemazione della parte terminale della Romea – commentano da Opzione Zero – forse per giochi politici, o perché qualcuno ha ancora in testa il vecchio progetto di Romea Commerciale, ma qui intanto la gente continua a morire. Chiediamo che venga subito aperto un tavolo di confronto con i Comuni, con i comitati e le associazioni locali per discutere questo piano di ANAS perché al momento sembra del tutto insufficiente e ambiguo rispetto ai problemi del nostro territorio. Non abbiamo mai accettato decisioni imposte dall’alto e non lo faremo nemmeno questa volta”.

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