Il Consigliere Regionale Franco Ferrari della lista Alessandra Moretti-Presidente, cosciente del lavoro effettuato esprime soddisfazione, finalmente si è concluso un procedimento che da pari “dignità” all’Ospedale di Dolo e alle sue eccellenze, rispetto agli altri presidi ospedalieri.
La Delibera che la Giunta Regionale n. 741 del 27.5.2016 avente per oggetto: Modifica delle schede di dotazione ospedaliera dell’Azienda ULSS 13 Dolo-Mirano, riassume le tante “voci” che hanno data sostegno al progetto di modifica delle schede di dotazione ospedaliera e dimostra come un “lavoro di squadra” (Primari, Medici, Medico infermieristici, Comitati, gruppi organizzati di Cittadini e alcuni Sindaci ed Amministratori della Riviera del Brenta) sono riusciti a produrre un risultato positivo. Le modifiche delle schede per gli ospedali di Dolo e Mirano hanno comportato il riconoscimento dei due presidi ospedalieri in ospedali di rete su 2 sedi, recuperando tutte le specializzazioni ed eccellenze presenti.
E’ stato possibile concludere il procedimento grazie alla Giunta Regionale di cui ha dato prova di “ascolto senza pregiudiziali”, la fiducia che ho riposto negli Amministratori Regionali, mi ripaga del tempo dedicato su un tema così importante per i cittadini.
Sull’argomento, ricordo che ho preso posizione ufficialmente immediatamente dopo alla mia elezione a Consigliere Regionale (ma ricordo che sul tema lavoravo anche prima di essere Consigliere Regionale) e voglio “snocciolare” i contenuti della proposta che ha avuto modo durante il percorso di presentare alla Giunta Regionale, dove al suo interno, oramai e chiaro, è stato tracciato il “nuovo percorso per l’Ospedale di Dolo” quale: Presidio Ospedaliero Unico di rete su 2 sedi: Dolo e Mirano.
La delibera prevede che all’Ospedale di Dolo vengano mantenute: l’attività ordinaria di Chirurgia (Area Chirurgica–funzione 9) , i reparti di Ortopedia-Traumatologia (Area Chirurgica–funzione 36) e la divisione di Urologia (Area Chirurgica–funzione 43), che secondo l’ex Delibera del 2013, dovevano essere trasferite presso l’Ospedale di Mirano.
Qualcuno voleva trasferire la lungodegenza presso l’Ospedale di Mirano, tale richiesta è stata respinta.
Rinnovo il ringraziamento al Presidente della Giunta Regionale Luca Zaia e l’Assessore alla Sanità Coletto Luca e il Direttore alla Sanità della Regione del Veneto dott. Domenico Mantoan, con i quali ho intrattenuto rapporti istituzionali costanti al fine di far comprendere:
1. le debolezze del progetto originario che prevedeva la suddivisione delle specialità, l’Ospedale di Mirano doveva diventare un “polo chirurgico”, mentre l’Ospedale di Dolo doveva diventare un “polo medico” con conseguente trasloco di diversi reparti;
2. le specializzazioni e le eccellenze presenti nell’Ospedale di Dolo, che non potevano venir ne trascurate e ne trasferite.
Nell’ambito dell’organizzazione dei servizi sanitari, questo nuovo scenario ha una considerevole rilevanza per il bacino di riferimento dell’attuale Azienda Ulss 13 in quanto può contribuire, in sintonia con il modello di rete delineato dal Piano Socio Sanitario Regionale, la piena realizzazione dell’integrazione tra l’Ospedale di Mestre, qualificato hub per la provincia di Venezia, e gli ospedali di Mirano e Dolo, qualificati come centri spoke.
Come evidenziato gli obiettivi si possono raggiungere, con il buon senso, nonostante l’appartenenza politica a favore della salute dei cittadini