Fattoretto di Fare!: Riviera sfiorita

Riceviamo da Giovanni Fattoretto portavoce di fare!:

“Riviera Sfiorita
Ben vengano gli eventi collage alla Riviera Fiorita 2017 ma è parere ormai di molti rivieraschi che l’originario spirito di promozione e valorizzazione profuso dai padri fondatori per un iniziativa che quest’anno compie 40 anni sia ormai soltanto uno sbiadito ricordo. Camillo Fogarin, Adelino Carraro, Remigio Dalcorso, Guido Gottardo, Olindo Chiarentin, Renato Ariani, Ugo Baruzzo e Luigino Fattoretto, solo per citare alcuni nomi, vedendo una Riviera ormai in declino, con questa loro idea al tempo battezzata Riviera Pulita, hanno ben pensato per un occasione di recupero verso situazioni di degrado che minavano il buon nome del nostro territorio. Ne è passata di acqua sotto i ponti ma quegli stessi ponti ormai versano in condizioni di degrado lenti, inadatti, arrugginiti, inaffidabili e spesso lasciati alla iniziativa dei privati e di associazioni per averne un abbellimento floreale per non parlare di quel inguardabile guard-rail che lambisce tutta la Riviera del Brenta e che certamente non ricalca quello collocato sul Nuovissimo a Mirano. Sfalci delle rive sempre più radi quando le stesse non sono addirittura frante e un fondale dello stesso naviglio, che si descrive da solo quando il livello dell’acqua si abbassa solo di pochi centimetri, descrivono quello che è ritornato a essere la nostra Riviera che solo qualche anno fa qualche politico prometteva di trasformarla in “boulevard” (Chisso) con una Romea che ne minacciava la sorte. Abbiamo ancora le macerie di villa Piva che qualche altro politico solo 3 anni fa prometteva “come’era dov’era” (Zaia) e le restanti ville in parte chiuse in parte prive di cartellonistica in parte con gli oratori distrutti come nel caso di villa Spiga che certamente il turista non può certo apprezzare ne del resto lo stesso turista molte volte può conoscere con portali di prenotazione alberghiera che a stento riportano il territorio della riviera del brenta. Chi ha seguito come il sottoscritto l’evento 2016 non ha trovato grandi novità anzi se anni passati vi erano a dolo numerosi pulman di turisti in foro boario l’anno scorso non ce n’erano proprio con una sfilata per il centro al pari di un mezzogiorno di fuoco dove solo qualche curioso locale sbirciava dai bar e a quanto pare anche quest’anno la storia si ripete. Sono anni che si ripetono sempre le stesse cose ma se non si pensa di passare dalle facili promesse politiche a un serio programma di interventi e soprattutto di investimento oggi lasciato quasi esclusivamente alle sole forze del privato andremo sempre peggio con un turismo sempre più rado quando si potrebbe invece attingere facilmente dalla vicinissima Venezia portando benefici anche al commercio locale che certamente non versa in condizioni tanto migliori.”

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