Riportiamo quanto inviatoci dall’ex consigliere comunale dolese Vincenzo D’Agostino:

“Il termine decoro, dal latino “decorum “ sta ad indicare ciò che sta bene, è ben fatto, conviene.
E quindi se parliamo di decoro urbano dobbiamo rilevare che questo definisce la bellezza e la dignità dello spazio urbano, esprime un concetto estetico e morale che concerne la qualità sociale della città ; insomma e’’ la qualificazione estetica e funzionale dell’habitat cittadino quale bene primario della comunità locale, con particolare riferimento ai beni di interesse storico, artistico, ambientale, monumentale e architettonico, nonché ai beni espressione dei valori di civiltà e delle radici etico-culturali proprie della comunità locale.

Nella pratica urbanistica la manutenzione del decoro urbano è una competenza dell’amministrazione comunale che deve provvedere , peraltro ,alla gestione dei vincoli previsti per i centri storici in salvaguardia e l’art. 9 ,e’ bene ricordarlo ,della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce “la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione “-

Ma dopo questa esplicativa e necessaria premessa, venendo alle motivazioni che caratterizzano questo intervento , che vuole essere solo una segnalazione alle autorita’ competenti senza tentativi polemici ,devo dire che sono rimasto alquanto sorpreso ,passando oggi dopo 10 giorni per la regionale 11 e poi per la strada lungo il fiume che parte dalla piazza municipio, di vedere tappezzato con uno striscione promozionale del comune il muro di una bella villa , di cui alla foto postata-

-Dispiace che questa svista o sgrammaticatura di ordine ambientale e paesaggistico sia opera del comune che ha ricevuto poco tempo fa un premio nazionale a Roma di indubbio rilievo –
Ho fatto la mia segnalazione al sindaco e all’ufficio della polizia convinto che avrebbero rimediato ,come gia ‘ avvenuto in passato con una altra Giunta , a questa svista – Ma dopo 8 giorni quello striscione e’ ancora li’ , a 200 mt dal palazzo municipale
.E allora, se necessario ,provvederò ,via pec, con diffida al responsabile della polizia ad assumere i provvedimenti di competenza .
Il regolamento locale e in primis il dispositivo dell’art . 153 del Codice dei beni culturali e del paesaggio rendono incompatibile la collocazione e la tipologia del mezzo pubblicitario installato con i valori paesaggistici dell’immobile e dell’area soggetta a tutela.”