Dolo. Ulss 13 e Comuni uniti per un’area sociale efficace e innovativa. Bilancio Sociale Consuntivo 2014 approvato all’unanimità dalla Conferenza dei Sindaci

Mentre a livello centrale è stata decisa la riduzione della spesa sanitaria di altre 2,3 miliardi di euro, nell’Ulss 13 Veneto si continua ad essere innovativi nel rispetto degli equilibri economici. L’Ulss 13, infatti, punta su un’area sociale innovativa, fatta di progetti che promuovono non solo l’aspetto assistenziale, ma soprattutto quello della autonomia della persona. La presentazione di quella che può essere definita come una novità “culturale” è avvenuta ieri, lunedì 27 luglio, nel Municipio di Mira di fronte alla Conferenza dei Sindaci che, in quella occasione, ha votato all’unanimità il Bilancio Sociale Consuntivo 2014. Cioè una sorta di resoconto delle attività sociosanitarie (erogate e/o finanziate dall’Ulss, in parte o interamente finanziate dai Comuni e da un fondo regionale) previste nel 2014 e che sono state valutate alla fine dell’anno. Il Bilancio Sociale del 2014 – rivolto alle fasce di popolazione più fragili – ammonta a circa 13 milioni e 700mila euro, di cui circa 6 milioni sono stati finanziati dai Comuni, circa 5 dalla Ulss e 1 milione dalla Regione. “Di fronte ad un periodo storico difficile dal punto di vista delle risorse – ha detto Michele Maglio (nella foto), direttore dei servizi sociali dell’Ulss 13 – l’Ulss e i diciassette Comuni della Conferenza dei Sindaci hanno garantito la continuità dei servizi previsti dai livelli essenziali di assistenza, scommettendo su nuovi progetti volti a promuovere l’autonomia delle persone”. Un esempio viene offerto dall’area Disabili – quell’ambito sociale che assorbe la maggior parte delle risorse del bilancio, circa 10 milioni di euro, erogati per metà dai Comuni e per l’altra metà dall’Azienda sanitaria – dove sono assistiti circa mille utenti. Nel 2014, la Conferenza dei Sindaci aveva promosso una nuova forma di progettualità dal titolo “Percorsi alternativi ai Centri Diurni” che, in sostanza, puntava a rendere protagonisti i ragazzi disabili sviluppando il più possibile la loro autonomia. Basti pensare al negozio Anffas di Oriago (via Pellestrina), dove alcuni disabili vendono i loro manufatti, oppure al progetto “Freedom” della associazione Engim di Mirano (via Murialdo), un laboratorio di falegnameria dove alcuni ragazzi vengono inseriti in un ruolo attivo che supera la mera assistenzialità. Tra le altre aree, previste nel piano di zona dell’Azienda Ulss, emerge poi quella della Salute Mentale (dove in questo bilancio viene esclusa tutta la parte sanitaria della Ulss e il lavoro domiciliare eseguito dai Comuni) in cui è stato finanziato circa 1 milione e mezzo. Un’area, quella della Salute Mentale, in cui l’offerta dei servizi è misurata a seconda della gravità dello stato del paziente. Nel 2014 la comunità alloggio di Santa Maria di Sala, è stata utilizzata a pieno regime e si è affiancata a quella già esistente di Camponogara. Altra novità del 2014, inserita nell’area trasversale, è il progetto “dell’Amministratore di sostegno”, una novità nata su iniziativa dell’associazione Nostra famiglia di Noale che ha promosso dei corsi in funzione proprio della formazione di questa nuova figura, che viene nominata dal giudice tutelare per sostenere e accompagnare le persone fragili nella amministrazione quotidiana.

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