Dolo. I cambiamenti climatici spiegati alla Fornace di via Ettore Tito

Domenica alla fornace di Via Ettore Tito si è tenuto un incontro dal titolo “La ricostruzione post tornado fra sconvolgimenti climatici e sfruttamento del territorio”. Nello splendido parco adiacente la storica fornace (nella foto) si sono discussi temi di massima rilevanza soprattutto in un momento come questo, dove è sempre più evidente che i cambiamenti atmosferici e lo sfruttamento del territorio hanno serie ripercussioni anche sulla vita delle persone che lo abitano. Sul palco allestito dai ragazzi del gruppo “La Fornace”, di fronte ad un centinaio di attenti spettatori
tra cui giovani, persone direttamente colpite dal tornado dell’8 Luglio e interessati si sono alternati alcuni meteorologi del gruppo “Serenissima Meteo”, un rappresentante del gruppo “Opzione Zero” e tramite una video proiezioni sono intervenuti anche Valentina Abinanti, cacciatrice di tornado e Luca Mercalli. Marco Rabito (Serenissima Meteo), previsore meteo per il comune di Vicenza, ha aperto l’incontro facendo una panoramica generale su cosa sono le previsioni metereologiche e come vengono fatte oggi. Il suo intervento era mirato soprattutto a sottolineare l’importanza di reperire
informazioni metereologiche corrette, a fronte della jungla mediatica in cui ci troviamo dove l’informazione scorre veloce ma risulta spesso poco precisa o errata. Marco ha poi continuato focalizzandosi sul tornado che si è abbattuto sulle zone della Riviera, spiegando dove si è generato il temporale che ha causato il vertice, il suo percorso e le caratteristiche di questo fenomeno. A seguire, Francesco De Bon (Serenissima Meteo) ha poi
fornito una panoramica dei limiti che ci sono in merito ad eventi meteorologici estremi come questo, la possibilità ma soprattutto l’impossibilità di prevederli. E’ stata poi proiettata l’intervista fatta a Luca Mercalli, che si è reso disponibile a dare il suo punto di vista rispetto a questo fenomeno, fornendo una visione autorevole e chiara del fatto, soffermandosi anche sulla risonanza che eventi come questo hanno in Italia, e mostrandosi vicino alle popolazioni colpite ricordando però che la ricostruzione deve essere anche attenta e resiliente. E’ stato poi il turno di Mattia Donadel, rappresentante del gruppo “Opzione Zero”, un gruppo che da anni si interessa a tematiche legate alla tutela del territorio e la speculazione edilizia. Mattia, ha messo in luce all’interno della discussione le responsabilità istituzionali del post-tornado: i danni stimati ammontano ad oggi a circa 100 milioni di euro, ma tutto quello che sono riusciti a racimolare il Governo Renzi e la Giunta Zaia sono solo 6 milioni; praticamente delle elemosine che verranno distribuite chi sa quando e chi sa come. “Chi dice che il problema è la scarsità di risorse
mente sapendo di mentire. Qualcuno del Governo, dovrebbe spiegare ai cittadini perché ai costruttori della Orte-Mestre, la nuova autostrada che distruggerà definitivamente la Riviera del Brenta, verranno applicati sconti fiscali per quasi 2 miliardi di euro, mentre togliere le tasse a chi ha
perso casa e lavoro sembra un’operazione impossibile”. Basterebbero da sole queste risorse per risolvere i problemi provocati dal tornado, e anche di tutte le altre emergenze causate da alluvioni, frane e terremoti. Siamo poi tornati a parlare di Tornado e Danni con l’ingegnere edile Davide Rosa, cha ha parlato dell’analisi dei danni post- tornado .Davide ha portato una testimonianza fotografica da lui fatta i giorni successivi al tornado, che gli hanno permesso di procedere alla valutazione dei danni e alla successiva classificazione del tornado secondo l’unica scala riconosciuta, quella americana. A concludere, la video proiezione di Valentina Abinanti, cacciatrice di tornado di Novara che purtroppo non è potuta venire personalmente all’incontro. Valentina ha spiegato cosa le ha permesso di prevedere il temporale di forte intensità con successivo tornado che ha colpito la Riviera fornendo poi alcune testimonianze anche fotografiche. A seguire due concerti, un primo live con i Tonomodo Jazz Quartet e il secondo Rock Alternative con i Margareth. Non solo dibattito e concerto ma anche un’area cibo e bevande con panini e bibite e una zona
sportelli, con la sezione offerte e richieste. Con questo evento si sono gettate le basi anche per eventi futuri di discussione ed informazione,
soprattutto visto l’interesse dimostrato dalla cittadinanza. I ragazzi del gruppo “La Fornace” si ritengono soddisfatti della buona riuscita dell’evento, la ricostruzione fisica e soprattutto sociale deve proprio partire dalla consapevolezza dei fatti e solo l’informazione buona e corretta può aiutare a maturarla.

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