Fossò. Il discorso del presidente dell’associazione Carabinieri di Fossò-Vigonovo Antonio Costa

Riportiamo il discorso commemorativo del presidente, brigadiere in pensione Antonio Costa dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI SEZIONE V. Brig. Cristiano SCANTAMBURLO M.O. al Valore dell’Arma dei Carabinieri di Via Montale, 1 VIGONOVO- FOSSO’ , tenuto domenica 26 novembre a Fossò e nel corso del quale ha ringraziato gli sponsorsper l’importante sostegno dimostrato e la vicepresidente uscente Antonella Stradiotto per la preziosa collaborazione.
“Porgo il mio riverente saluto a Don Claudio parroco di questa Comunità, al quale esprimo un sincero ringraziamento per la sua cordiale ospitalità che ci riserva.
Ringrazio Don Giuseppe Cassandro Parroco dell’Ospedale di Dolo e Delegato di Sua Eccellenza il Vescovo per la pastorale della salute, che ha subito accolto l’invito a celebrare insieme a noi questa santa messa.
Ringrazio il Sindaco del Comune di Fossò Federica Boscaro; di Vigonovo Andrea Danieletto, l’Assessore all’ambiente Marina Coin in rappresentanza del sindaco di Dolo; gli assessori e i consiglieri comunali presenti.
In segno di riconoscenza ringrazio il Comandante della stazione Carabinieri di Vigonovo Maresciallo Maggiore Michele Laprocina; il Vice Comandante della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta Belinda Destro; il Presidente della Sezione di Strà-Fiesso d’Artico C/re. Fernando Ziliotto, tutti i soci effettivi, familiari, simpatizzanti, le Benemerite e tutti i convenuti, per aver preso parte a questa importante liturgia.
Un grazie particolare ai carabinieri in grande uniforme; al maestro e alla corale che hanno appassionato egregiamente questa cerimonia.
Con questa celebrazione oggi, la nostra Associazione vuole ricordare la Protettrice dei Carabinieri.
Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò dopo la seconda Guerra Mondiale e precisamente otto anni dopo la battaglia di Culqualber, combattuta in Abissinia dal 6 agosto al 21 novembre del 1941 e che ricorre il 76esimo anniversario della fine della battaglia.
La data del 21 novembre 1941, rappresenta infatti un giorno memorabile, evento eroico e drammatico che coinvolse un intero Battaglione di Carabinieri in terra d’Africa, comandati dal maggiore Alfredo Serranti, che ridotti allo stremo, combatterono all’arma bianca fino a che furono sopraffatti da dominanti forze nemiche. La battaglia è considerata una delle pietre miliari della storia dell’Arma dei Carabinieri. In quell’occasione la sua bandiera fu fregiata di medaglia d’oro al valor militare.
Quei caduti sono andati a far parte della fitta schiera di Carabinieri, che in pace e in guerra hanno saputo compiere il loro dovere fino all’estremo sacrifico, per aver tenuto fede al giuramento prestato. Oggi noi siamo qui per ringraziarli ed onorarli per non dimenticare il loro sacrificio. Il mio commosso pensiero in questo momento va a tutti loro e alle loro famiglie, intorno alle quali ci stringiamo con rispetto e affetto.
L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio.
Il titolo “Virgo Fidelis” esprime il significato della vita di Maria, della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidatale da Dio. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione al culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri.
Lo stesso Comandante Generale di Corpo d’armata Fedele De Giorgis prese a cuore l’iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero Ordinario Militare d’Italia, e di Padre Apolloni Cappellano Militare e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine Patrona dei Carabinieri.
Lo scultore architetto Giuliano LEONARDI rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto, mentre alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte”.
La scelta della Virgo Fidelis come celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà, che propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri, la quale ha per motto “Nei Secoli Fedele” creato in occasione del 1° centenario dell’Arma nel 1914 in sostituzione del precedente “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”.
Credere in certi valori può essere facile, la difficoltà è nell’essere fedele soprattutto nella vita di ogni giorno, che spesso può appiattire. Bisogna invece riscoprire il valore dell’impegno quotidiano svolto nell’umiltà. Questa si chiama” fedeltà”.
L’Arma oggi celebra anche la “GIORNATA DELL’ORFANO” istituita nel 1996 per l’assistenza ai figli dei militari caduti in servizio e che ricorre il 21esimo anniversario.
Finendo mi sia concesso di ringraziare tutti i soci dell’Associazione della quale sono orgoglioso essere il rappresentante, i quali grazie al loro impegno e spirito di sacrificio, riescono sempre di più a contribuire offrendo qualche piccolo aiuto, a persone meno fortunate.
Viva l’Arma dei Carabinieri!

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