Dolo. Le caldaie devono essere controllate periodicamente. Lo ricorda l’associazione Artigiani

“Chi non interviene eseguendo i controlli periodici, inoltre, mette sì a rischio la salute di tutti, ma attenta anche alla propria salute, sia a causa delle emissioni, sia per via delle esalazioni e malfunzionamenti che può avere l’impianto di riscaldamento”. A lanciare questo appello e monito sono Luca Vanzan, Giorgio Chinellato e Andrea Bernardi rispettivamente Presidente, Segretario e capo categoria impiantisti dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa Città della Riviera del Brenta. Gli artigiani della Riviera, pongono l’attenzione su un problema che da anni mettono in evidenza, cioè quello dei scarsi controlli agli impianti da parte degli utenti. “La stagione termica- spiega Bernardi- sta terminando e, come di consueto in questo periodo dell’anno, l’allarme Pm10 si è fatta sentire per il pericolo che causa alla salute pubblica. Una delle maggiori cause sono le emissioni degli impianti di riscaldamento. E una caldaia con una non corretta manutenzione e pulizia è fonte rilevante di inquinamento.
Chi non interviene eseguendo i controlli periodici, mette sì a rischio la salute di tutti, ma attenta anche alla propria salute, sia a causa delle emissioni, sia per via delle esalazioni e malfunzionamenti che può avere l’impianto di riscaldamento”. Ma non solo. “Il recente incidente verificatosi a Viterbo- sottolinea Bernardi (nella foto)- probabilmente causato da un malfunzionamento del generatore di calore, è un possibile esempio di ciò che può accadere sottovalutando l’importanza della manutenzione periodica. Le nostre ripetute segnalazioni non sono un pretesto per avere un ritorno economico, ma una sottolineatura ad una giusta norma in vigore dal 2013 che tutela la salute di tutti producendo anche un beneficio ambientale ed economico; un impianto pulito rende maggiormente con un evidente risparmio economico”. Da qui un appello preciso gli enti locali.“Quello che chiediamo è che i Comuni- spiega
Bernardi- che si sono assunti l’onere di controllare che gli impianti siano correttamente condotti, facciano delle azioni concrete di verifica andando a trovare i “furbetti” che mettono a rischio la propria vita e la vita dei loro vicini. Purtroppo ormai da anni in molti casi, non effettuano più verifiche”. Intanto, l’ultimo quadriennio ha visto la revisione delle principali norme Uni che disciplinano la progettazione e l’installazione degli impianti gas ad uso civile. Proprio per affrontare il tema legato alle norme che disciplinano la progettazione e l’installazione degli impianti gas ad uso civile, l’Associazione ha in programma per il prossimo 13 aprile 2018, dalle ore 18 alle 20, nella sede di via Brenta Bassa 34 a Dolo, un importante aggiornamento di categoria. Saranno trattate le norme Uni 11528:2014, 7131:2014, 7129:2015, 8723:2017 e 10485:2018, che costituiscono fonte normativa imprescindibile per gli operatori del settore oltre all’importante norma Uni 11554:2014 con particolare attenzione ai percorsi di qualificazione- certificazione degli operatori del post-contatore gas. “Oltre a fornire il quadro generale dettato da queste norme –conclude Andrea Bernardi – ci si soffermerà sul tema dei sistemi fumari ambito che ha subito le maggiori conseguenze derivanti dall’entrata in vigore di queste, ed altre regolamentazioni nazionali ed europee”.

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