Fiesso d’Artico. martedì 10 aprile secondo appuntamento con Jazznostop, relatore Stefano Zenni

martedì 10 aprile, ore 20.45, nella sala consiliare del municipio di FIESSO D’ARTICO si terrà il secondo appuntamento di Jazznostop dal titolo “1966-68: QUANDO IL JAZZ INCONTRÒ IL ROCK
Breve storia di un amore conflittuale”. Relatore: Stefano Zenni

Tra il 1966 e il 1968 molti giovani musicisti inglesi e statunitensi, provenienti sia dal mondo del nascente rock sia da quello del jazz d’avanguardia, esplorarono ben prima di Miles Davis nuove forme di fusione tra generi diversi, generando un terremoto nel mondo della musica, destinato a cambiare i gusti di una generazione. In questa conversazione si raccontano i tanti risvolti di quella vicenda.

JAZZNOSTOP giunge nel 2018 alla 15a edizione ed è una rassegna musicologica e percorso d’ascolto organizzato dal Comune di Fiesso d’Artico/Assessorato alla Cultura e ideato dalla Biblioteca Primo Maggio. Alcune delle voci più autorevoli della musicologia afroamericana, in ambito nazionale e internazionale, incontrano il pubblico di Jazznostop e presentano il loro prezioso contributo a “IL JAZZ FIGLIO DEI FIORI”, come curiosamente suona il titolo della rassegna. A cinquant’anni dal 1968 si esplora quel creativo tempo dal punto di vista jazzistico ma con ampio orizzonte sull’universo musicale, arrivando a sentirne effetti e influenze sino ad oggi. Ferdinando D’Urso, giovane musicista e musicologo, si sofferma sulla cosiddetta Terza Corrente, innovativo filone musicale tra jazz e classica; il Maestro Bruno Tommaso, figura eminente del nostro jazz e della nostra musica, racconta col suo stile pacato ed ironico oltre cinquant’anni di una inimitabile carriera tra aneddoti, ricordi ed esperienze condivise con altri grandi del panorama jazz mondiale; Stefano Zenni, impareggiabile comunicatore e ricercatore, esplora l’incontro tra jazz e rock sul finire degli anni sessanta, con esiti forti, sorprendenti e sconvolgenti; infine Luca Bragalini, studioso diviso tra accademia e appassionata libera ricerca, chiude il ciclo scandagliando l’opera di respiro sinfonico che Duke Ellington dedicò a Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani assassinato a Memphis proprio nel 1968.
La partecipazione agli eventi, tutti in Sala Consiliare di Fiesso d’Artico alle ore 20.45, è gratuita, con iscrizione a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.
La realizzazione di Jazznostop è possibile grazie al sostegno di Fondazione Riviera Miranese, alla collaborazione di Veneto Jazz, al supporto tecnico di Hotel Villa Giulietta e Cult Pulp Strumenti Musicali.

Chi è Stefano Zenni:
E’ nato a Chieti nel 1962. Risiede a Prato.
E’ Presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA).
E’ direttore artistico dal 1997 della rassegna Metastasio Jazz presso il Teatro Metastasio di Prato.
E’ direttore artistico della stagione musicale della Società del Teatro e della Musica L. Barbara di Pescara.
E’ direttore dei seminari Chieti in Jazz, dove insegna “Fondamenti di musicologia afroamericana”, nonché del connesso Chieti in Jazz Festival.
E’ membro dell’International Advisory Board del Center for Black Music Research di Chicago e dell’International Council for American Music (ICAMus).
E’ direttore del Fondo di musica jazz Arno Carnevale a Valenza (Alessandria)
E’ stato per dodici anni collaboratore di Musica Jazz.
Insegna:
“Storia e Analisi del Jazz e delle musiche afroamericane” presso i Conservatori di Bologna, Firenze e Pesaro;
materie teoriche e musicologiche nei seminari di Siena Jazz e nel biennio specialistico In.J.Am.
History of Music of XX and XXI Century presso la New York University in Florence.
Ha insegnato in numerosi corsi di formazione professionale per musicisti e musicologi, master ecc. in università, conservatori, scuole di musica.
Tiene conferenze e organizza convegni in Europa e negli Stati Uniti.
Ha prodotto Cd (per la Backbeat) e libri.
E’ autore dei volumi:
Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz (Stampa Alternativa, 1996)
Herbie Hancock. Jazz, Buddha e funky a 88 tasti (Stampa Alternativa, 1999)
Charles Mingus. Polifonie dell’universo sonoro afroamericano (Stampa Alternativa, 2002)
I segreti del jazz (Stampa Alternativa, 2008) Vincitore del premio Migliore libro di saggistica su musica internazionale 2007-2008 a Libri in musica Musica in libro, 1° Festival del Libro Musicale di Sanremo.
E’ curatore dei volumi :
Il secolo di Louis Armstrong (Vanni Editore, 2001)
Il pianista invisibile. Vita e opere di Umberto Cesàri (1920-1992) (SIdMA/CariChieti, 2003)
Miles Gloriosus, a cura di Franco Maresco, Guido Michelone, Stefano Zenni (Backbeat, 2004).
Testi e saggi in (tra l’altro):
Il jazz, a cura di Marcello Piras (Cd-Rom, Editori Riuniti, 1998)
Il jazz fra passato e futuro, a cura di Maurizio Franco (LIM, 2001)
The New Grove Dictionary of Jazz II, edited by Barry Kernfeld (Macmillan, 2002).
Jazz Planet. Transnational Studies of the “Sound of Surprise”, edited by E. Taylor Atkins (University Press of Mississippi, 2003)
E’ stato candidato ai Grammy Awards 1999 nella categoria “Best liner notes”.
Dal 1998 è conduttore di Rai Radio3.
Dal 2013 al 2017 è stato Direttore artistico di Torino Jazz Festival.
E’ uscito nel 2012, per Stampa Alternativa, il suo libro: “Storia del jazz. Una prospettiva globale”, che ha rappresentato un vero e proprio evento editoriale per gli studi storici sul jazz in Italia.
Nel 2016 ha pubblicato con EDT “Che razza di musica: Jazz, blues, soul e le trappole del colore”, un saggio che ancora una volta ne esalta gli inconfondibili brillantezza e metodo, affrontando la musica e il jazz con un inedito approccio multidisciplinare.

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