In questo periodo dell’anno siamo tutti vittime di un insetto piccolo, arriva al massimo a 15 millimetri, e particolarmente fastidioso. E’ la cimice verde o Palomena prasina, un eterottero della famiglia Pentatomidae.

Nella nota enciclopedia multimediale Wikipedia  si può leggere:

“Specie comune e polifaga, attacca piante erbacee e arboree” Ed ancora. “…se disturbata emette sostanze maleodoranti, secrete da ghiandole poste sul torace.” Per finire. “Danni causati: La cimice verde è molto dannosa per diverse specie di piante erbacee e alberi. Con le sue punture, infatti, causa la morte delle gemme fiorali e il deperimento della pianta che diventa giallastra. Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago. Le foglie presentano necrosi localizzate e disseccamenti. Sui frutti le punture dell’insetto causano tipiche punteggiature clorotiche che successivamente si necrotizzano. I frutti attaccati dalle cimici assumono uno sgradevole sapore e non possono essere commercializzati. Indirettamente la cimice può trasmettere alle piante, attraverso le ferite lasciate dagli stiletti boccali, alcune malattie secondarie, come la batteriosi.”

Apparentemente innocua per l’uomo, può però indirettamente causare danni attraverso i frutti che attacca e che non possono essere commercializzati. La cimice è un insetto  inutile perché fastidioso, puzzolente e dannoso. La natura, a volte, si diverte, a regalare anche questo tipo di esseri viventi che francamente non servono perché distruttivi. Come avviene da anni con la lotta alla zanzara tigre da parte dei comuni e dalle Ulss, la speranza è che in futuro si trovino delle contromisure anche contro le cimici, per il bene di tutti.